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Indice Nikkei in calo

I mercati asiatici oscillano tra l'incertezza sul fronte del debito greco e il crollo delle importazioni in Cina. Indice Nikkei anche oggi in calo, -0,6% a 8947 punti mentre cresce la cautela di fronte alla stagione dei report sui risultati di bilancio finora deludenti. La Grecia ha preso dei provvedimenti per evitare un default, ma della zona euro i ministri delle finanze si riservano l'approvazione del secondo piano di salvataggio. Il parlamento greco deve approvare nuove politiche di austerità e un pacchetto di misure adeguato prima che dalla zona euro sia possibile deliberare l'aiuto di 130 miliardi di euro. Il mercato azionario è cresciuto molto in questo inizio d'anno e molti pensano ora il margine di rischio sia troppo elevato, ha detto a Sydney IG Markets citata dall'agenzia Dow Jones. Il fatto che la Grecia ha concordato nuove misure di austerità è positivo, ma i funzionari europei sembrano scettici, e "abbiamo bisogno di vedere i legislatori greci votare attraverso le misure di austerità in questo weekend." La maggior parte delle borse hanno chiuso in lieve calo. In Australia l'S&P/ASX 200 ha perso lo 0,8% e in Corea del Sud il Kospi Composite è sceso dell'1,0%. Solo lo Shanghai Composite è in rialzo dello 0,4%in Cina, mentre ad Hong Kong, l'Hang Seng Index scivola dello 0,6% e il Sensex indiano resta piatto. I future sull'indice Dow Jones sono in calo di 38 punti. Gli investitori in cerca di conferme dai dati commerciali cinesi hanno visto a sorpresa un ampliamento inatteso del surplus commerciale a 23,7 miliardi di dollari a gennaio dai 16,52 miliardi dollari nel mese di dicembre, e il crollo delle importazioni del 15,3% su base annua. Il mercato di Shanghai ha ignorato i dati, però, che sembrano essere già stati scontati mentre sono scese le azioni ad Hong Kong dopo un +13% realizzato nell'anno. A Sydney pesano le delusioni sugli utili. Rio Tinto perde il 2,2% dopo aver riportato un crollo del 59% dei ricavi per l'esercizio 2011. La svalutazione ha colpito principalmente il business dell' alluminio in difficoltà. BHP ha perso il 2,2%. La moneta unica europea resta a 1,3265 dollari da 1,3285 dollari di giovedì.

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