Il presidente del Consiglio, Mario Monti, parla così ai ragazzi di Cittadella della Pace in provincia di Arezzo:
"Per l'Italia la guerra è solo un ricordo, ma il presente è segnato da forti tensioni sociali. Tensioni dovute alla mancanza di lavoro, alle difficoltà nel fare imprese, ma anche a una crisi profonda, generata da rapide trasformazioni, e dall'inevitabile disorientamenteo che queste comportano.
La crisi economica se non è affrontata con convinzione e coraggio può diventare culturale e di valore ed è inevitabile che cresca il disagio sociale, che la precarietà alimenti un senso di malessere, che ci siano segni gravi di incrinatura della coesione sociale".
Il premier ha anche sottolineato la necessità di non arrendersi: occorre invece "uno sforzo comune", sforzo che«deve basarsi su un'equa ripartizione del carico".
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