Dal 2011 gli avvisi di accertamento costituiscono un titolo esecutivo rispetto all’atto di notifica al contribuente ma grazie alla Legge di Stabilità 2013, è possibile chiederne la sospensione immediata (così come per le cartelle di pagamento), questo diritto vale per gli avvisi di accertamento esecutivi non iscritti a ruolo ma affidati agli agenti della riscossione dopo la notifica.
Il contribuente può presentare istanza solo dopo l’affidamento all’agente della riscossione, entro 90 giorni dalla notifica. Sarà poi compito dell’agente, inviare entro 10 giorni al creditore la dichiarazione e la documentazione a supporto. La risposta del creditore deve avvenire entro 60 giorni: se negativa viene trasmessa e motivata all’incaricato della riscossione, che a sua volta riavvia il processo di recupero del credito, ma nel frattempo la riscossione resta sospesa.
In caso di avviso, il contribuente può formulare, entro 60 giorni dalla notifica, un’istanza di accertamento con adesione tramite posta o consegna diretta, per definire quali siano le imposte dovute ed evitare la lite tributaria. Ciò consente la sospensione del termine di impugnazione per 90 giorni e la riduzione a 1/3 del minimo previsto dalla legge delle sanzioni amministrative.
Il pagamento può essere effettuato, a scelta del contribuente, in un’unica soluzione entro 20 giorni dalla redazione dell’atto o in 8 rate trimestrali di medesimo importo, estese a 12 nel caso di importi superiori a 51.645,69 euro, versando la prima entro 20 giorni dall’atto.
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