L'unica speranza dei consumatori, in tempi di crisi, arriva dagli sconti online e dai sottocosto dell'elettronica di consumo.
Capita a Natale, perché con la crisi che attanaglia i consumatori, la caccia all'offerta sul web e sugli scaffali dei vari Mediaworld, Euronics e Darty, è già partita. L'obiettivo è convincere il consumatore di poter possedere beni esclusivi a prezzi popolari.
Il cellulare di nuova generazione o il computer portatile,a distanza di un anno costeranno un 10-15% in meno, essendo però potenti il doppio, o quasi. Paradossi del mercatismo visto che, sul fronte dei beni di prima necessità, il caro-carrello costerà invece agli italiani, nel 2012, circa mille euro in più all'anno. Generi come pane, zucchero e uova sono difatti aumentati del 5% circa.
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Eppure i grandi negozi di elettronica fanno a gara per strapparsi i clienti, cercando di combattere il crollo dei consumi. I margini, per paradosso, contano meno: in recessione diventa fondamentale tenere alti i volumi e attirare nei propri centri i consumatori.
Succede pure che la tradizione che si credeva estinta di aggiustarlo, il tv, torni in auge. «I centri di riparazione sono pieni – sostiene Roberto Cuccaroni, direttore generale di Euronics – e questo sarà un Natale in calo ma una delle soluzioni può essere il sottocosto, che garantisce in alcuni casi ribassi anche del 40 per cento».
Il Natale low-cost sarà una stagione di vendite al ribasso per i big: parliamo di un mercato in discesa fino al 10 per cento. «I prodotti preferiti – racconta Maurizio Motta, direttore generale di Mediaworld – sono i tablet, con vendite raddoppiate sul 2011, gli smartphone (+30%), ma anche i robot da cucina (+10%) e i massaggiatori elettrici (+10%)».
Online tutto cambia e la crescita è a doppia cifra ma la crisi si riflette anche sugli acquisti digitali: «Lo scorso novembre – spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm – gli utenti che hanno fatto shopping online sono diminuiti da 9,2 milioni a 8,8 milioni». Il Politecnico di Milano stima per tutto il 2011 un valore dell'ecommerce pari a 8,141 miliardi di euro, in crescita del 20% sull'anno precedente.
Il Natale, anche se sarà low-cost, varrà comunque un miliardo, con i viaggi che ancora rappresentano quasi il 50% degli acquisti seguiti proprio dall'informatica e dall'elettronica (10% del totale), abbigliamento (10%) e dalle assicurazioni (9%).
Anche in tempi di crisi, l'ultimo gioiello high tech sotto l'albero non può proprio mancare.
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