Nasce con legge 10 agosto 1893, n. 449, che autorizzava, al fine di costituire un istituto di emissione nuovo, la fusione della Banca nazionale nel Regno con la banca nazionale toscana e la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d’Italia. Nel 1926 la Banca d’Italia diveniva l’unico istituto autorizzato all’emissione di banconote sul territorio nazionale; la grande novità di quell'anno comunque fu che le furono attribuiti, con largo anticipo rispetto agli ordinamenti di altri paesi, formali poteri di vigilanza sugli istituti di credito nazionali.
L’attività di maggiore visibilità della Banca Centrale è l’emissione di banconote: dal gennaio 2002 si incaricata della diffusione degli euro, distribuiti attraverso le Filiali dell’Istituto, che immettono la valuta nel circuito degli scambi. La Banca provvede anche al ritiro e alla distruzione dei biglietti deteriorati.
Le tradizionali funzioni di controllo della politica monetaria e del cambio, con l’istituzione dell’unione monetaria non sono più gestite autonomamente, ma in coordinamento con gli altri paesi dell’Unione:
- La Banca concorre, con la presenza del Governatore nel Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE), a determinare le decisioni di politica monetaria per l’intera area dell’euro;
- Attua nel mercato nazionale, in linea con i princìpi di decentramento e di sussidiarietà stabiliti a livello europeo, le decisioni assunte dal Consiglio direttivo;
- Partecipa, con propri rappresentanti a vari livelli, ai numerosi Comitati e Gruppi di lavoro costituiti nell’ambito del SEBC per l’analisi delle questioni attinenti ai compiti istituzionali del Sistema.
L’azione di vigilanza della Banca viene disciplinata congiuntamente dal Testo unico bancario (d. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385) e dal Testo unico della finanza (d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58), che disciplinano, rispettivamente, l’attività bancaria e il settore dell’intermediazione finanziaria. La funzione di vigilanza si basa su poteri autorizzativi, regole prudenziali, analisi delle situazioni aziendali, interventi, ispezioni e gestione delle crisi aziendali.
Il Testo unico della finanza attribuisce alla Banca d’Italia importanti compiti di supervisione, in particolare sui mercati all’ingrosso dei titoli di Stato e sugli scambi di fondi interbancari, nonché sulle strutture di supporto alle negoziazioni finanziarie, quali ad esempio quelle che si occupano di compensazione e regolamento definitivo delle transazioni, di gestione accentrata dei titoli, o di garanzie dei contratti e della loro liquidazione.
Inoltre la Banca d’Italia è l’Autorità garante della concorrenza nel settore del credito disponendo di strumenti specifici per evitare e sanzionare concentrazioni che costituiscano posizioni dominanti nei mercati nazionale e locali e interviene anche nei casi di collusione fra intermediari.
Tra le altre funzioni della Banca d’Italia vi sono: la lotta al riciclaggio dei capitali attraverso il sistema bancario e finanziario (in cooperazione con l’Ufficio Italiano dei Cambi); la sorveglianza sul sistema dei pagamenti e la consulenza prestata al Parlamento, al Governo e ad altri organi costituzionali in materia di politica economica e finanziaria.
In linea con il processo di privatizzazione dei mercati finanziari, il servizio di gestione accentrata dei titoli di Stato, tradizionalmente svolto dalla Banca d’Italia, è ora effettuato dalla società Monte Titoli spa, chiamata a gestire, dal 2003, anche il servizio di compensazione e liquidazione delle operazioni in titoli, escluso il regolamento finale del contante assicurato da BI-REL.
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