Con le modifiche portate dalla Legge di Stabilità 2014 la detrazione Irpef sulle spese sostenute per l’acquisto di “arredamento” aveva introdotto un vincolo: le spese agevolate non potevano essere superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione dei fabbricati da arredare. La nuova disposizione aveva limitato le spese per gli arredi e gli elettrodomestici all'importo pagato per la ristrutturazione del fabbricato da arredare.
Il D.L. 151/2013 aveva poi annullato, prima ancora che diventasse operativa, la novità introdotta dalla Legge di Stabilità. La modifica da essa apportata sarebbe, infatti, entrata in vigore dal 1° gennaio. Il D.L. 151/2013, entrato in vigore il 31 dicembre, aveva però cancellato l’ultimo tetto introdotto.
Ora però con la caduta del “Salva Roma” torna e resta in vigore il requisito di spesa previsto dalla Legge di Stabilità.
Senza un ulteriore intervento legislativo, pertanto, la spesa per l'acquisto degli arredi non potrà essere superiore al conto dei lavori di ristrutturazione. Ad esempio, chi ha speso 4.500 euro per rifare l'impianto elettrico di casa, potrà applicare la detrazione al massimo su 4.500 euro, anziché 10.000, di fatture per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
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