Se confermata dal Parlamento, il disegno di legge approvato dal governo Monti, la nuova riforma del lavoro concederà tre giorni di congedo di paternità dopo la nascita di un figlio ai dipendenti italiani.
Un congedo parentale obbligatorio per i padri italiani inserito nella riforma del lavoro messa a punto dal ministro del Welfare Elsa Fornero per recepire, a due anni di distanza, la direttiva europea n. 18 dell’8 marzo 2010.
Questo significa che i papà, entro i primi 5 mesi di vita del bambino, avranno il diritto di richiedere tre giorni consecutivi di assenza dal lavoro senza decurtazione di stipendio.
In Italia infatti non esisteva ancora una regolamentazione nazionale in tal senso, esisteva invece il congedo parentale facoltativo, ovvero la facoltà per entrambi i coniugi di stare a casa fino al compimento degli 8 anni da parte del bambino per periodi di tempo anche lunghi (per i padri tra 6 e 7 mesi) ma con decurtazioni dello stipendio (indennità fino al 30% concessa agli uomini solo fino ai 3 anni di vita dei figli).
Il congedo di paternità obbligatorio in altri Paesi europei, soprattutto nel nord d’Europa, esiste già da molti anni.
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