Per combattere l'evasione fiscale da oggi il fisco potrà "spiare" nei nostri conti correnti; banche e società finanziarie dovranno iniziare a trasmettere all’Agenzia delle Entrate identificativi e movimenti di tutti i rapporti finanziari dei contribuenti italiani.
Le informazioni viaggeranno telematicamente tra le banche e l’amministrazione fiscale.
L’accesso ai dati bancari serve per confermare i sospetti degli ispettori fiscali, solo dopo aver avviato un accertamento formale; da ottobre invece la cosa cambierà, sarà proprio dall’analisi dei dati dei conti correnti e della loro movimentazione che potrà scattare l’accertamento fiscale.
L'acceso ai dati arriverà dai conti correnti, conti di deposito, depositi a risparmio, gestioni patrimoniali, fondi comuni, derivati, garanzie, fondi pensione, carte di credito, acquisto o vendita di oro e preziosi, cassette di sicurezza.
Gli istituti ogni anno dovranno trasmettere la somma di tutti i movimenti dell’anno in dare ed in avere.
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