Il contratto di lavoro a tempo indeterminato non prevede la scadenza del rapporto di lavoro e può interrompersi quindi solo per dimissioni o licenziamento.
Il trattamento economico è stabilito dai contratti collettivi nazionali. L’azienda è obbligata ad assicurare il dipendente tramite l’Inail così da tutelarlo dai possibili danni derivanti da infortunio o malattia causati dall’attività lavorativa.
Inoltre il datore di lavoro versa le imposte sul reddito al posto del dipendente (la legge prevede infatti che l’azienda sia sostituto d’imposta del lavoratore) e paga i contributi per la pensione all’INPS.
Al dipendente spettano un certo numero di ferie pagate dall’azienda, la tredicesima mensilità (ovvero uno stipendio in più oltre a quello dei dodici mesi) e per le donne, i permessi per la maternità corrispondenti ad un minimo di cinque mesi con la garanzia di non perdere l’impiego.
La normativa di riferimento per questo tipo di contratto è quella dei contratti collettivi nazionali.
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