Dalle stime dell
'Istat si viene a sapere che a luglio l’
inflazione è scesa vicina allo zero attestandosi allo 0,1% su base tendenziale dallo 0,3% di giugno. Secondo l’istituto di statistica, "il rallentamento dell’inflazione è principalmente imputabile all’ampliarsi della flessione dei prezzi degli energetici regolamentati". È il terzo calo consecutivo del costo della vita. Si tratta del dato più basso da agosto 2009.
In 10 città italiane si parla di
deflazione. Sei i capoluoghi di regione e quattro i grandi comuni dove i prezzi su base annua rilevati dall’Istat risultano in calo su base tendenziale. Il costo della vita scende dello 0,4% a Torino, dello 0,3% a Bari e Firenze, dello 0,2% a Roma e Trieste e dello 0,1% a Potenza. Per quanto riguarda i centri con più di 150.000 abitanti non capoluoghi di regione, Livorno registra una flessione su base annua dei prezzi dello 0,7% (più ampia di quella rilevata a giugno quando era pari a -0,5%) mentre Verona segna, per la seconda volta consecutiva, un calo tendenziale dello 0,5%. In diminuzione su base annua anche i prezzi a Reggio nell’Emilia e Ravenna (per entrambe -0,1%). Per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Bolzano (+1,1%) è invece la città in cui i prezzi registrano gli incrementi tendenziali più elevati. Seguono Cagliari (+0,8%), Palermo, L’Aquila e Aosta (per tutte +0,6%). A Genova e Milano i prezzi sono fermi rispetto a luglio 2013. Tra i grandi comuni, il tasso di inflazione più elevato interessa Messina (+1,1%).
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