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Gli acquisti su internet

Il commercio elettronico consiste nella compravendita di beni e servizi via Internet. Acquistare in rete può risultare vantaggioso per l’ampia offerta di servizi e prodotti a disposizione, per il risparmio sui costi d’acquisto e sul tempo da dedicare, ma può anche comportare dei rischi. In particolare sulla riservatezza e la tutela dei dati personali, sulla sicurezza dei pagamenti e sulla garanzia della qualità del prodotto. In Italia e in tutta Europa il commercio elettronico è regolato dalla direttiva 97/7/CE che tutela i consumatori in materia di contratti conclusi a distanza. In base a questa direttiva, il consumatore può esercitare il diritto di recesso.
  • controllare che il venditore, oltre all'indirizzo di posta elettronica, abbia anche una sede con indirizzo reale e un numero di telefono; inoltre, in home page devono essere riportate partita IVA e denominazione dell'azienda titolare del sito, come richiesto dalla legge; verificare che il sito utilizzi un sistema di cifratura (SSL) per proteggere i dati, nella pagina dove i dati stessi vanno inseriti: se c'è, l'indirizzo visualizzato deve cominciare con "https" anziché con il semplice "http"; inoltre il browser stesso lo segnala, visualizzando l'icona di un lucchetto chiuso (accanto all'indirizzo in Explorer e Chrome, nella barra di stato su Firefox);
  • fare attenzione che il sito sia veramente dell'azienda che dichiara di essere: per verificarlo, basta controllare che il nome dell'azienda compaia nel "2° livello" del nome di dominio, quello che precede, subito a sinistra, i suffissi come "it" o "com" (ad esempio, fiat.it o microsoft.com);
  • controllare i costi di spedizione prima di procedere con l'acquisto;
  • stampare sempre una copia dell'ordine di acquisto della merce, o registrarla in formato pdf;
  • preferire operatori europei, specialmente se hanno un rappresentante legale in Italia; prestare particolare attenzione ai siti operanti in paesi dell'Est europeo.
  • in generale, preferire operatori noti, rispetto agli sconosciuti, o che operino in contesti "protetti" da regole condivise, come ad esempio eBay.
In alternativa alla carta di credito - che è un sistema comunque garantito, se si adottano le precauzioni indicate sopra - è possibile ricorrere a carte perpagate o a una soluzione come PayPal. Si tratta di un sistema di pagamento, inventato all'interno di eBay, ma largamente adottato in tutto il mondo, che consente di pagare tramite un intermediario (PayPal) che conosce il nostro numero di carta di credito, evitando di doverlo dare ogni volta. È importante sapere che il diritto di recesso consente all'acquirente "insoddisfatto" o "pentito" di rinunciare a ciò che ha appena acquistato, senza pagare penali e con la restituzione di quanto pagato. Ci sono però precisi limiti all'esercizio del recesso, in base alla modalità di vendita:
  • per le cosiddette vendite "a distanza", come le televendite, le vendite per posta, via Internet o al telefono, la legge (Decreto legislativo numero 185 del 1999) concede 10 giorni di tempo dalla firma del contratto; per disdire, bisogna inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno.
  • per le vendite "dirette", come quelle che si svolgono in casa propria o per strada, la legge (Decreto legislativo numero 50 del 15 gennaio 1992) concede 7 giorni di tempo.
Se sul contratto non viene menzionato il diritto di recesso o è indicato in modo quasi illeggibile, i tempi si allungano a 60 giorni dal ricevimento della merce. Le spese postali per rispedire indietro quanto ricevuto sono a carico del consumatore. Per qualsiasi contenzioso, il consumatore può fare riferimento al Codice del Consumo, che riunisce in un unico testo le norme relative alla disciplina del consumo.

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Provenienza della fotografia shutterstock

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