L'articolo 7, quello che fa coincidere la scadenza dei documenti d'identità con la data di nascita dell'intestatario, praticamente l'ha scritto Augusto.
Augusto è un pensionato sardo, ed è uno dei tanti cittadini che in questi mesi sono andati sul sito del governo e hanno inviato i loro suggerimenti per semplificare la burocrazia. Idee dal basso che si sono trasformate in commi di un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri.
La possibilità di inviare segnalazioni tramite il sito del ministero della Pubblica Amministrazione è prevista da alcuni anni, ma il precedente governo non se ne era servito. Da quando il ministro Patroni Griffi ha deciso di riportare in evidenza l'iniziativa 1 sulla homepage del dicastero, i suggerimenti dei cittadini sono arrivati a decine ogni giorno. Nel mare di idee, il governo ha trovato proposte di riforma che meritavano un approfondimento. E qualcuna è arrivata fino al testo finale varato da Palazzo Chigi 2.
"La mia proposta per semplificare la vita degli italiani è far coincidere la data di scadenza dei documenti con la data del proprio compleanno", aveva scritto il signor Augusto, dichiarando di aver mutuato l'idea dagli Stati Uniti. "E' una riforma a costo zero, ma utile ai cittadini". Detto fatto, il governo ha deciso che i documenti di identità rilasciati d'ora in avanti scadranno il giorno del compleanno del titolare.
Ma non è l'unico suggerimento di cittadini accolto nel dl Semplificazioni: tre dipendenti pubblici avevano inviato separatamente messaggi nei quali segnalavano l'uso insufficiente della posta elettronica certificata e delle comunicazioni telematiche tra le varie amministrazioni dello Stato. Sulla scorta di queste sollecitazioni, il decreto prevede la trasformazione in digitale di 7 milioni di comunicazioni, con un risparmio di 10 milioni di euro l'anno e tempi più rapidi per i cittadini. Dalle segnalazioni arrivate al sito nascono anche le semplificazioni per il rilascio delle patenti agli ultraottantenni e la nuova banca dati nazionale dei contratti pubblici.
I suggerimenti di cittadini trasformati in legge saranno pubblicati in una pagina del sito della Funzione Pubblica. "Ma la consultazione via web non è finita", garantisce il ministro Patroni Griffi. "Continueremo ad ascoltare i suggerimenti degli italiani anche per il percorso parlamentare delle semplificazioni".
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