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Imposta sul Valore Aggiunto

Calcolo tasse
Con la sigla IVA ci si riferisce all'imposta sul valore aggiunto che tassa il valore aggiunto ad ogni fase della produzione, scambio di beni e servizi ed è presente in oltre 60 paesi. Con il termine valore aggiunto ci si riferisce alla differenza tra il prezzo di vendita di un dato prodotto (bene o servizio) e il costo delle materie prime, ausiliarie e servizi utilizzati per la sua produzione. Esso rappresenta il valore aggiunto dall'impresa grazie all'intervento dei fattori produttivi di capitale e lavoro.iva Nel 2006 la direttiva Ue n° 112, con l’obiettivo di rendere omogenea l’imposizione indiretta nell’Unione, ha fissato l'aliquota dell'IVA tra un minimo del 15% e un massimo del 25%. In Italia l’IVA è regolata dal Decreto del presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, e dal decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331. Il presupposto dell’IVA è quello di colpire solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (il valore aggiunto), a partire dalla produzione fino al cliente finale. Affinché un’operazione sia assoggettata ad IVA devono sussistere tre condizioni:
  • Ci si deve trovare di fronte ad una cessione di beni o una prestazione di servizi (presupposto oggettivo).
  • L’operazione di cui sopra deve svolgersi nell’esercizio di impresa, arte e professioni (presupposto soggettivo). Le vendite tra privati non sono assoggettate all’IVA.
  • Tali operazioni devono essere effettuate nel territorio dello Stato (presupposto territoriale).
Una delle critiche maggiori che vengono indirizzate all’IVA è quella di gravare interamente sul consumatore finale che non può esercitare il diritto alla detrazione. Il soggetto passivo dell’imposta invece, l’imprenditore, attraverso un sistema di detrazione e rivalsa resta neutrale. Pertanto il contribuente di fatto (consumatore finale), anche se non è il soggetto passivo dell'imposta ne sopporta l'onere economico mentre il contribuente di diritto che è il soggetto passivo d'imposta rimane neutrale. L’aliquota IVA in Italia è pari al 21% ma esistono beni e servizi in cui viene applicata una aliquota agevolata:
  • 10% per alberghi, bar, ristoranti e altri prodotti turistici, determinati prodotti alimentari e particolari opere di recupero edilizio
  • 4% per generi alimentari di prima necessità, stampa quotidiana o periodica ed i libri, opere per l'abbattimento delle barriere architettoniche

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