L'imposta municipale unica è diventata realtà per tutti i contribuenti e anche imprenditori e professionisti che devono fare i conti con calcolo e scadenze, la prima rata è fissata al 16 giugno.
L’IMU sostituisce sia che l’IRPEF sui redditi fondiari delle seconde case sia la vecchia ICI, che ora torna anche per le prime abitazioni.
L’IMU rientra inoltre tra le imposte che possono essere determinate autonomamente da ciascun Comune, il quale può fissare l’aliquota aumentando o diminuendo quella ordinaria secondo uno schema ber preciso.
Per determinare le aliquote IMU sulla prima casa, i Comuni possono aumentare o diminuire l’aliquota ordinaria dello 0,4 per cento del più/meno 0,2 per cento: l’IMU sulla prima abitazione può dunque prevedere un’aliquota che varia tra 0,2 per cento e 0,6 per cento.
Per le altre proprietà la variabilità è stata fissata al più/meno 0,3 per cento, il che significa che partendo da una aliquota ordinaria dello 0,76 per cento, l’aliquota IMU potrà essere tra 0,46 per cento e 1,06 per cento.
All’appuntamento con l’IMU sono chiamati tutti i proprietari di immobili, tanto residenziali quanto commerciali.
La novità della manovra finanziaria è il ritorno della tassa sugli immobili anche per le prime case, anche se per queste è stata stabilita una detrazione fissa di 200 euro e una variabile pari a 50 euro per ciascun figlio residente nell’unità immobiliare anche se non a carico fino al compimento dei 26 anni d’età e fino ad un massimo 400 euro (8 figli).
Nessuno sconto in caso di comodato gratuito ai parenti, perché in questo caso l’immobile non può essere considerato abitazione principale.
Aliquota dimezzata nel caso in cui l’immobile venga affittato, ma dal 2015. Per questo tipo di attività, comunque, il Comune ha la facoltà di deliberare una riduzione fino allo 0,4 per cento. Possibile anche l’arrivo di una tassazione diversa per stabili agricoli.
Nel calcolare l’IMU bisogna considerare la rendita catastale rivalutata del 5 per cento a cui aggiungere un moltiplicatore con dei coefficienti fissi:
- 160 per abitazioni, box, magazzini e tettoie;
- 130 per terreni agricoli;
- 110 per terreni di coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti nella previdenza agricola;
- 140 per scuole, uffici pubblici, caserme, laboratori artigiani, palestre e stabilimenti balneari;
- 80 per banche e assicurazioni;
- 60 per immobili produttivi (65 a partire dal 2013);
- 55 per negozi e botteghe.
Al risultato, infine, poi bisogna moltiplicare per l’aliquota comunale.
Ecco la formula IMU:
IMU = Base Imponibile (rivalutata del 5 per cento) * Coefficiente di Rivalutazione * Aliquota
L’altra novità è l’arrivo dell’IMU per le case possedute all’estero dai residenti italiani di importo pari allo 0,76 per cento del valore dell’immobile (quello riportato nell’atto di acquisto). Nel caso di possedimento multipli, la tassa da versare viene calcolata in maniera proporzionale alla quota di possesso del bene. Mentre qualora l’immobile sia già sottoposto a tassazione nello Stato nel quale è collocato, al proprietario viene riconosciuto un credito d’imposta di pari importo.
Il versamento delle rate per l’IMU 2012 si effettua tramite modello F24 indicando il codice tributo che verrà ufficializzato dall’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso è previsto il versamento di due rate. La prima rata è basata sulle aliquote nazionali che prevede un onere fisso (rendita catastale rivalutata) per il moltiplicatore nazionale (4 per mille). Per la seconda rata invece bisogna far riferimento alle aliquote comunali e la scadenza è fissata per dicembre 2012.
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