L’Unione europea ha aperto una procedura d’infrazione dei confronti dell’Italia a causa dei ritardi nei pagamenti dei debiti contratti dalla Pubblica amministrazione.
La Commissione europea spiega che il nostro Paese non avrebbe attuato la direttiva europea sui ritardi di pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Per questo motivo, l’organo governativo dell’Unione, ha deciso di inoltrarci, con procedura d’urgenza, la lettera di messa in mora per la violazione della normativa comunitaria, entrata in vigore nel marzo del 2013.
La procedura d’infrazione a noi indirizzata era stata proposta dal nostro connazionale Antonio Tajani, commissario Ue all’Industria.
Adesso all’Italia non resta che osservare le regole: rispondere alla lettera di messa in mora entro sessanta giorni. Se non dovessimo assolvere a tale compito, la Commissione passerà all’invio di un parere motivato, se l’esito dovesse essere negativo, Bruxelles avrà il diritto di portare il caso alla Corte di Giustizia della Ue. Quest’ultimo potrebbe decidere di disporre sanzioni contro l’Italia.
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