L'economia italiana del 2011 in 5 numeri

800 milioni € L'investimento di Fiat per l'ammodernamento dello stabilimento di Pomigliano, dove viene prodotta la Panda, "il più moderno" del gruppo Fiat-Chrysler, come l'ha definito l'amministratore delegato Sergio Marchionne 20 miliardi € L'investimento indicato l'anno scorso da Fiat per il progetto Fabbrica Italia, target sul quale ultimamente Marchionne è stato più evasivo 29,3% Il tasso di disoccupazione giovanile. Vuol dire che nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, quasi uno su tre è senza lavoro. Un dato nettamente al di sopra della media UE (21%), triste conferma che l'Italia non riesce ad efffettuare un ricambio generazionale. 5,5-8,8 miliardi € Il costo aggiuntivo delle imprese che dovranno rifinanziarsi nel 2012, stimato dal Sole 24 Ore. Un effetto perverso del "caro spread", vale a dire l'aumento del differenziale dei tassi d'interesse tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi. Nonostante i tassi di riferimento della Bce siano storicamente bassi per via della crisi, il "caro spread" e la forte sfiducia che pervade il mercato interbancario  hanno reso la provvista degli istituti di credito molto cara. Tutte queste tensioni vengono prontamente riversate sulle imprese, che per finanziamenti a tre anni arrivano oggi a pagare una media del 7%. 1,2 miliardi € Il fatturato della pubblicità online secondo le stime di Iab Forum, pari a una crescita del 15% rispetto al 2010. Lo stesso Iab Forum prevede che l'advertising digitale nel 2012 sarà il secondo media per raccolta, dietro alla tv, superando la carta stampata.

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