L'ingiuria con il “Vaffa…..” è reato

La Cassazione ha preso in esame un nuovo caso riguardante l'ingiuria che un impiegato di Roma, scoperto a leggere il giornale dal suo capo, gli si era rivolto con un "Vaffa...". La cassazione non ha dato credito alla tesi della inoffensività e lo condannato al pagamento delle spese processuali e a quantificato il danno per la parte civile in 1.800 euro. In passato la Corte aveva legittimato il "Vaffa..." per poi tornnare sui suoi passi nel 2010, condannando un uomo per aver mandato a quel paese i vicini di casa.

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