Secondo i dati diffusi dall'Istat il 35,8% delle famiglie dichiara di aver diminuito la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati rispetto all'anno precedente: tra di esse, il 65,1% dichiara di aver ridotto solo la quantità, mentre nel 13,3% dei casi diminuisce anche la qualità. La spesa media per generi alimentari e bevande cresce del 2,2% rispetto al 2010, attestandosi a 477 euro mensili; in particolare, aumentano la spesa per carne, latte, formaggi e uova e quella per zucchero, caffè e altro. La quota di spesa per alimentari e bevande rimane costante fra le famiglie del Nord e del Centro, mentre continua ad aumentare nel Mezzogiorno.
La spesa non alimentare complessiva è stabile, pari a 2.011 euro mensili: diminuiscono le spese per abbigliamento e calzature,-5,9% e aumentano quelle per l'abitazione, +3,3%. Sulla spesa media mensile continua a crescere il peso dell'abitazione, così come quello dei trasporti.
La Lombardia è la regione con la spesa media mensile più elevata, seguita dal Veneto. Fanalino di coda, anche nel 2011, la Sicilia con una spesa media mensile di 1.637 euro.
Più della metà degli italiani (il 51%) ha messo in atto la propria spending review a tavola riducendo o annullando lo spreco di cibo rispetto al passato.
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