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La riforma del condominio

Condominio
Il 18 giugno è entrata in vigore la legge n. 220 del 2012, che ha introdotto nuove norme sul condominio. Tra le norme che sono entrate subito in vigore, ci sono quelle sulle parti comuni, di cui sarà più facile cambiare la destinazione d'uso, poiché non servirà più l'unanimità dell'assemblea, ma basterà la maggioranza di 4/5 dei condomini, con 4/5 dei millesimi. Anche per modificare le tabelle millesimali, la percorso è più semplice, essendo stati introdotti casi in cui non è necessaria l'unanimità, ma è sufficiente la maggioranza di metà più uno degli intervenuti che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Per la stessa assemblea, in seconda convocazione servono un terzo dei condomini e dei millesimi. Precedentemente, questa presenza era richiesta solo per le delibere. Altre regole per il condominio che si ritrova a prendere decisioni, come la nomina del nuovo amministratore, che deve essere dotato di requisiti più rigorosi, come aver frequentato un apposito corso o essere diplomato. Inoltre i condomini potranno accedere ai documenti contabili e ottenerne copia. Tutti i movimenti di denaro dovranno transitare su un conto corrente intestato esclusivamente al condominio. L'amministratore dovrà agire con decreto ingiuntivo contro i morosi, entro sei mesi dal rendiconto in cui siano elencate le rate di spesa che questi non hanno pagato.

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Provenienza della fotografia shutterstock autore Goncharovaia

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