Si è svolta l'annuale conferenza di apertura del nuovo bienno di Confindustria. A presiederla è il neo presidente Giorgio Squinzi, eletto mercoledì scorso con il 94 per cento dei voti. Erano presenti il ministro dell'Economia Passera, i presidenti di Camera e Senato e tra le figure politiche spiccavano quelle di Bersani, Alfano e Cesa.
Il discorso di apertura è stato, però, dell'ex presidente Emma Marcegaglia che si è detta preoccupata per il futuro immediato del paese in merito alla situazione economica europea.
Squinzi esordisce definendo il fisco come "una zavorra intollerabile" e che "occorre dare una prospettiva di riduzione fiscale alle imprese e al lavoro". Il tema della pressione fiscale sembra stare molto a cuore al neo presidente che aggiunge che "è il momento di invertire la rotta, c'è urgente bisogno di riformare il fisco".
Continua facendo un accenno alla riforma delle pensioni dicendo che è "severa ma necessaria" e a quella del lavoro "appare meno utile alla competitività del paese e delle imprese di quanto avremmo voluto".
Quasi in chiusura del suo intervento, Squinzi da le linee da seguire per creare le condizioni di crescita. "Il paese ha bisogno della riforma della Pubblica Amministrazione, i relativi finanziamenti, tagli alla spesa pubblica e di dare credito alle imprese".
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