Quasi fuori tempo massimo ma alla fine la proroga è arrivata. E anche in un modo inusuale, attraverso un comunicato stampa che blocca il pagamento e rimanda a un successivo provvedimento la formalizzazione del rinvio. Oggi banche e sgr non dovranno effettuare il pagamento della prima rata della nuova tassa dell’1% per il 2011 e dell 1,3% per il 2012 sulle attività scudate.
La data del versamento, probabilmente, slitterà di solo poche settimane e non di due-tre mesi come chiedevano le banche. Con il provvedimento, come spiega il comunicato di Via XX settembre, «sarà disposto che i versamenti non effettuati fino alla data di entrata in vigore della disposizione di proroga non configureranno violazione in materia di versamenti». Il Tesoro ha giustificato la decisione con le «obiettive difficoltà operative rappresentate dagli intermediari finanziari».
E in effetti le pressioni delle banche e delle sgr sul ministero sarebbero state pesanti. Il problema riguarderebbe soprattutto i capitali rientrati con il primo scudo fiscale, quello del 2001. A oltre dieci anni di distanza, alcune banche che avevano fatto rientrare i soldi sono scomparse, altre sono state oggetto di fusioni e acquisizioni (come Intesa e il Sanpaolo o Unicredit e Capitalia).
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