I tecnici del Ministero dell’Economia sono al lavoro per la messa a punto dei decreti che riguarderanno i debiti degli enti pubblici verso le imprese.È prevista così la certificazione del debito degli enti pubblici, e gli stessi enti avranno un solo anno per pagare le imprese. Il pagamento non potrà essere dilazionato oltre i 12 mesi altrimenti scatterebbero dei problemi sulla contabilizzazione dei crediti, in più si dovrà verificare (da parte della pubblica amministrazione) in 60 giorni, la richiesta di certificazione, e fornire alle imprese un documento da dove potrà risultare la certezza e l’esigibilità del credito.Tutte le novità sono state rese note dal Vice Ministro dell’Economia Vittorio Grilli in un incontro con i rappresentanti delle imprese per sciogliere i nodi sui decreti attuativi della normativa generale. E in conclusione, non vi è stata nessuna sorpresa, le imprese hanno visto confermare i decreti previsti dalla norma.
Dopo aver ricevuto l’attestazione, alle imprese, si aprono diverse strade, in particolare o si attende il saldo del credito da parte della PA, che ricordiamo non potrà ritardare di oltre un anno, o alternativamente ci si può recare in banca e proporre la cessione del credito. Altre ipotesi sono la cessione del credito a terzi e, dove possibile, in presenza di debiti iscritti a ruolo, il credito si potrà compensare. Il Ministero dello Sviluppo Economico a tal fine ha messo a disposizione un fondo di garanzia da un miliardo e 200 milioni di euro in 3 anni, specifico per i pagamenti con le pubbliche amministrazioni.
Con l’emanazione dei decreti sulle certificazioni, e sulla compensazione dei crediti, potrà riprendere il dialogo con le banche per raggiungere l’accordo sul credito e sull’impiego dei crediti certificati.Il via libera ai decreti dovrebbe avvenire in settimana e in questi giorni continueranno gli incontri tra i tecnici del Ministero e i rappresentanti degli istituti di credito per definire gli aspetti procedurali relativi ai provvedimenti.
Il Decreto Legge 185/2008 è stato modificato dal Decreto legge 16 (Legge 44/2012) sulle semplificazioni fiscali, in particolare viene previsto che su istanza del creditore di somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti, le amministrazioni locali, le regioni, gli enti pubblici nazionali devono certificare (nel rispetto del patto di stabilità interno) entro il termine di 60 giorni dalla data di ricezione dell'istanza, se il credito sia certo, liquido ed esigibile, ciò consentirà la cessione al creditorepro soluto, e anche pro solvendo a favore di banche o intermediari finanziari.Se scade il termine, su nuova istanza del creditore, interviene la Ragioneria territoriale dello Stato competente per territorio, che può nominare un commissario ad acta con oneri a carico dell'ente territoriale. La forma della cessione e le sue modalità potranno essere semplificate e in modalità telematiche.
Saranno attuate anche le disposizioni dell'articolo 31 del D.L. 78/2010 che prevede la possibilità che i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti di enti pubblici e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale per somministrazione, forniture e appalti, possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Anche in questo caso è necessaria la certificazione. L'estinzione del debito a ruolo è condizionata alla verifica dell'esistenza e validità della certificazione.
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