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Partecipazione dei Comuni all´accertamento fiscale e contributivo

L’Agenzia delle Entrate con un provvedimento direttoriale pubblicato il 30 maggio 2012, predisposto di intesa con la Guardia di Finanza, l’INPS, l’Agenzia del Territorio e la Conferenza Unificata, da attuazione al processo di partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale e contributivo e il riconoscimento di una quota delle maggiori somme relative a tributi statali ovvero alle sanzioni civili, collegate al recupero dei contributi previdenziali e assistenziali, riscossi a seguito di interventi che abbiano contribuito al buon esito dell’accertamento stesso. Nel provvedimento, vengono specificate le modalità di accesso da parte dei Comuni alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, così come la modalità di trasmissione, da parte degli stessi enti della copia delle dichiarazioni relative ai contribuenti in essi residenti, che sarà di tipo telematico e definita mediante apposite convenzioni di cooperazione informatica stipulate con l’INPS e con l’Agenzia delle Entrate sulla base dello schema convenzionale verificato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. In merito alla trasmissione dei dati suscettibili di utilizzo per l’accertamento fiscale e contributivo, si specifica che i Comuni possono inviare quelli rilevanti ai fini dell’accertamento dei tributi statali, all’Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza o all’Agenzia del Territorio. Dovranno essere inviate esclusivamente all’INPS quelle rilevanti ai fini dell’accertamento contributivo. Nel provvedimento viene specificato che tali segnalazioni dovranno essere inviate telematicamente dai Comuni ai quattro enti mediante applicativi informatici appositamente messi loro a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza ovvero dall’Agenzia del Territorio ovvero dall’INPS. E con particolare riferimento alle modalità tecniche di accesso alle banche dati e quelle di partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale e contributivo di competenza, rispettivamente dell’Agenzia del Territorio e dell’Inps, queste ultime istituzioni si impegnano ad ottenere preventivamente il parere del Garante della protezione dei dati personali. Nel provvedimento viene infine individuato lo specifico ambito di intervento e le tipologie di segnalazioni qualificate che i Comuni dovranno inviare all’INPS, per la loro partecipazione all’accertamento dei contributi previdenziali e assistenziali non dichiarati.

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