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Rischio povertà un italiano su quattro

Il calo del Pil registrato ieri dall’Istat non è che la conferma della situazione di incertezza generale e delle sempre maggiori difficoltà degli italiani ad arrivare a “fine mese”. Per il quinto trimestre consecutivo si è registrato un calo del prodotto interno lordo. Crolla la produzione industriale.In difficoltà anche le industrie: a ottobre si è registrato un calo dell’1,1% rispetto a settembre. L’Istat ha calcolato, inoltre, che il 28,4% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale, il che significa oltre un quarto della popolazione. Nel 2011, rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento della percentuale di persone a rischio povertà, dal 18,2% al quota 19,6%, e di quelle che vivono in forti ristrettezze economiche, dal 6,9% all’11,1%. Le famiglie maggiormente a rischio sono quelle più numerose e/o quelle che hanno un basso numero di percettori di reddito. In particolari condizioni di disagio le famiglie monoreddito, formate da persone anziane o da monogenitori, specie se con più figli. Le difficoltà aumentano per i lavoratori dipendenti e i pensionati: quest’ultima categoria nel 2011 ha registrato i più evidenti segni di peggioramento.

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