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Si allenta la pressione sulle partite iva

La pressione sulle partite iva si dovrebbe allentare. Il governo ha, infatti, individuato nel reddito minimo di 17 - 18 mila euro lordi annui, l'indice per stabilire se un lavoratore è autonomo o meno. I giudici avranno meno possibilità di interpretazione riguardo al reintegro dei lavoratori licenziati per motivi disciplinari, tornando la tipizzazione di giusta causa o giustificato motivo. Queste ultime sono già presenti nei contratti, ma non erano più applicabili per legge.  Il Ddl del ministro del welfare Elsa Fornero, ha ricevuto il via libera della commissione lavoro del Senato. Il governo cercherà di chiudere il primo giro di consultazioni entro due settimane, per poi arrivare all'approvazione definitiva a giugno. C'è inoltre la possibilità di ricorrere al voto di fiducia, per rispettare gli accordi presi da Monti con l'Europa. Il ministro Fornero dice con soddisfazione che "è una buona riforma che realizza un equilibrio tra interessi naturalmente contrapposti. - aggiungendo - Avrei voluto ridurre il costo del lavoro, sarebbe stata una scelta produttiva, ma non siamo in questa condizione. Mi auguro che tra qualche anno si possa ridurre il cuneo fiscale contributivo". L'Eurostat, infatti, ha messo in risalto come l'Italia detenga il primato europeo per la pressione fiscale sul lavoro, al 42,6 per cento nel 2010, mentre nei restanti paesi europei si ferma al 34 per cento.

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