Novità per tutti i dipendenti del settore privato con figli minori di 14 anni o con fragilità: è stata prorogata fino al 31 dicembre la facoltà per il datore di lavoro di ricorrere allo smartworking anche senza un accordo individuale con il lavoratore.
La proroga arriva con la conversione in legge, e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, del decreto Aiuti-bis che sposta il termine ultimo dello smartworking dal 22 settembre al 31 dicembre.
Come anticipato, la proroga non riguarda tutti i lavoratori dipendenti del settore privato ma soltanto coloro che appartengono alla categoria delle persone fragili ed i genitori di figli con età inferiore ai 14 anni.
Per quanto riguarda l'appartenenza alla categoria delle persone fragili, ricordiamo il necessario riconoscimento di una delle seguenti condizioni.
- disabilità con connotazione di gravità ( ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della L. 5 febbraio 1992, n. 104);
- possesso di certificazione attestante una condizione di rischio, anche in ottica di prevenzione da rischio contagio Covid, derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita.
Per quato riguarda, invece, i nuclei familiari con figli minori di 14 anni, per poter usufruire del diritto allo smartworking è fondamentale che non vi sia un genitore non lavoratore e che non vi siano strumenti di sostegno al reddito.
Un altro aspetto senza dubbio da ricordare è che, oltre alla proroga, la legge consente al datore di lavoro di ricorrere al lavoro agile anche in assenza di accordi individuali con il lavoratore.
Tutto ciò si traduce nella possibilità di applicare il lavoro agile a qualsiasi rapporto di lavoro subordinato anche senza la stipula di accordi preliminari che di norma sarebbero richiesti (legge n°81/2017).
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