Il disegno di legge di stabilità, approvato da pochi giorni dal Consiglio dei ministri e adesso all'esame del Parlamento, comprende anche le detrazioni che può portare in dichiarazione dei redditi chi ha acceso un finanziamento ipotecario, colpisce anche le assicurazioni sulla vita, molte delle quali agganciate a un contratto di mutuo.
Fino ad oggi chi ha stipulato un mutuo sull'abitazione principale ha potuto detrarre dall'Irpef il 19% su un tetto massimo di oneri pari a 4mila euro. In aggiunta al tetto dei 4.000 euro, finora è stato possibile anche detrarre il 19% sul premio versato (da calcolare su un tetto massimo di 1.291,14 euro) per un'assicurazione sulla vita.
La nuova misura governativa, rivolta ai contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 15mila euro, riduce il tetto massimo su cui calcolare il 19% da detrarre. Non più 4.000 euro ma 3.000. Per questo motivo l'importo massimo detraibile su un mutuo scende a 570 euro. Non finisce qui. Se le nuove regole passeranno in Parlamento non sarà possibile portare in detrazione altre spese. Pertanto alla stangata sui mutui si aggiunge anche quella sulle detrazioni per le assicurazioni sulla vita che secondo quanto previsto dalla nuova norma vengono computate nel tetto massimo di 3.000 euro. Quindi nell'ipotesi in cui solo con gli interessi passivi il mutuatario raggiunga già una spesa annua di 3mila non potrà più aggiungere in detrazione il 19% sul premio assicurativo versato.
La stangata, qualora approvata, potrebbe avere un effetto retroattivo perché andrebbe inserita già nelle prossime dichiarazioni (quelle da presentare a metà 2013), relativa ai redditi del 2012.
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