Il mercato dell’auto ha subito recentemente degli scossoni, in considerazione degli interventi del Governo, con la manovra estiva di luglio, il D.L. n. 98/11 convertito in Legge n. 111 del 2011, prima e il decreto Salva Italia, il D.L. n. 201/11 convertito in Legge n. 214/11, dopo. Il riferimento è al superbollo auto, a cui però va aggiunto il redditometro.
La manovra di luglio ha introdotto un prelievo di 10 euro per ogni kw di potenza superiore ai 225 kw, mentre il decreto Monti, il D.L. n. 201/11 convertito in Legge n. 214 del 2011, ha inasprito tale misura prevedendo un aumento di 20 euro per ogni kw superiore alla soglia minima di 185.
In seguito il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Dm 7 ottobre 2011, ha stabilito che sono tenuti a pagare il superbollo in questione, proprietari, usufruttari, acquirenti con patto di riservato dominio ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria.
Tuttavia si ricorda che in sede di conversione in legge della manovra Salva Italia, si è introdotta una riduzione della tassa in questione rapportata alla vetustà dell’auto e un’esenzione quando la stessa vettura ha almeno 20 anni di vita.
Oltre al superbollo, in relazione alle auto, si ricorda anche che il redditometro, ossia l’accertamento sintetico della maggiore capacità contributiva del contribuente, comporta che l’Agenzia, tenga in conto le spese sostenute per i mezzi di trasporto, tra cui rientrano ovviamente le vetture. Si guarderà in particolare alla potenza delle stesse, espressa in chilowatt.
Nel redditometro verranno prese sott’occhio anche le spese per noleggio o leasing di mezzi di trasporto, così le società che esercitano attività di locazione finanziaria e operativa, nonchè gli operatori commerciali che svolgono attività di locazione e/o noleggio di autovetture, caravan, altri veicoli e unità da diporto, hanno in loro capo l’onere di comunicare all’Anagrafe tributaria i dati anagrafici dei propri clienti. La scadenza fissata è il prossimo 30 giugno in riferimento ai contratti stipulati l’anno precedente.
Si segnalano però le difficoltà connesse alle comunicazioni all’Anagrafe tributaria, come quelle derivanti dal fatto che le banche dati indicano il proprietario delle auto, ma non il reale utilizzatore.
Un dato importante che emerge in seguito all’introduzione del superbollo auto e del redditometro connesso, è lo sviluppo del mercato del noleggio delle auto di lusso gestito da concessionari esteri. Affidarsi al noleggiatore estero infatti, produce problemi maggiori per il Fisco in termini di accertamento sul reale utilizzatore dell’auto.
Se con il noleggio a concessionari esteri, il fine è evidente, ossia cercare di evitare il pagamento di un bollo che punisce il settore delle auto di grossa cilindrata, evidente è anche il rischio connesso, ossia quello di porre in essere comportamenti elusivi.
Importanti le parole del Presidente dell’Aniasa, l’associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici, Pietro Teofilatto, per cui in realtà il fenomeno del noleggio oltreconfine è marginale, meno dell’1% totale, ma è “sotto il profilo dell’immagine che la cosa è ben diversa, poiché rischia di passare un messaggio negativo, ossia che il noleggio a lungo termine fa rima con elusione”.
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