Il nuovo anno si apre all'insegna degli aumenti. Dalle bollette al carburante, passando per i detersivi: arriva un'ondata di rincari su tutti i fronti, destinata a gravare fortemente sulle tasche degli italiani. Secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ciascuna famiglia nel 2012 spenderà almeno 2.103 euro in più: quasi la metà dei consumi alimentari di un intero anno. Le maggiorazioni, lamentano Federconsumatori e Adusbef, toccheranno «lo stile di vita delle famiglie e l'intera economia» riducendo ancora di più il potere d'acquisto dei consumatori, che negli ultimi dieci anni è già sceso del 40%. Le città in cui la stangata avrà il maggiore impatto, fa sapere Altroconsumo, sono Milano e Roma, dove la spesa inciderà per 1200 euro. Se si considerano le singole voci, invece, la geografia degli aumenti cambia. Per i generi alimentari è Bologna la capitale dei rincari, con 300 euro in più all'anno. Il caro-energia colpisce sempre il Nord, Milano e Bologna in testa, per oltre 800 euro. Se si guardano i trasporti, infine, la più cara è Verona.
Imu prima casa
La tassa che più pesa sul bilancio familiare è senza dubbio l'erede dell'ici. L'Imu sulla prima casa al suo debutto preleverà in media 405 euro dal portafogli: l’aliquota è dello 0,4% sulla prima abitazione, ma scende a 0,76% sugli altri immobili. Ad essa si aggiungono l’Iva che, in seguito all’incremento porterà via 93 euro e le addizionali regionali: altri 90 in meno.
Alimentazione
E’ la seconda voce più onerosa. Secondo le previsioni Istat, a ciascuna famiglia serviranno 392 euro in più per riempire il carrello al supermercato, rispetto allo scorso anno. A determinare l’aumento (del 7%) sono i maggiori costi di trasporto delle merci, che si aggiunge al rincaro del prezzo all’origine dei beni.
Acqua e riscaldamento
La pioggia di aumenti riguarda anche l’acqua, le cui tariffe saliranno secondo l’Istat del 5-6%, se non si terrà conto dei risultati del referendum. In media aprire il rubinetto ci costerà circa 22 euro in più. I termosifoni sono un’altra voce “bollente” nell’agenda rincari: per il riscaldamento spenderemo il 12% in più, un salasso di 195 euro.
Benzina
La benzina italiana, al prezzo di 1,74 euro al litro con punte di 1,80 in alcune zone, è la più cara d’Europa. Questo anno fare il pieno all’auto ci porterà via 192 euro in più. Sull’aumento dei costi, secondo Altroconsumo, ha inciso l’innalzamento dell’Iva e delle accise regionali (nel Lazio, Liguri, Toscana, Marche e Umbria), oltre ai nuovi tributi che costituiscono il 60% del prezzo del carburante. Per evitare il salasso, molti italiani si riforniscono in Svizzera, dove la verde costa 1,29 euro/litro, oppure scelgono self service e distributori indipendenti.
Prodotti per la casa
Si spenderà di più anche per pulire i pavimenti e accendere la lavatrice. L’Istat registra un aumento di 123 euro, rispetto allo scorso anno, sulla spesa per acquistare oggetti di plastica, come ad esempio accessori per la cucina, oltre a detersivi e multiuso per l’igiene domestica.
Pedaggi autostradali
Con il nuovo anno sono scattate le nuove tariffe di Autostrade per l’Italia, pari al 3,51% in più. L’aumento di circa 53 euro è dovuto all’inflazione e a nuovi investimenti. Sono in arrivo rincari (3,1%) anche sui pedaggi delle autostrade italiane. Il primato va al raccordo della Valle d’Aosta (Rav) con il +14,17%: quasi in euro in più per percorrere l’A5. A seguire le Autovie Venete e Valdostane, la Torino-Savona , la Tangenziale di Napoli, la Strada dei Parchi e le Autostrade meridionali.
Luce e gas
Le bollette della luce saliranno del 4,9%: ciascuna famiglia spenderà 22 euro in più. La causa è l’aumento del prezzo all’ingrosso della corrente elettrica, sommato agli incentivi per le rinnovabili e ai costi di trasporto dell’energia. Il rincaro del gas, invece, dovuto al caro-petrolio è di 32 euro, pari al 2,7%. Per le famiglie numerose, molto povere e i malati gravi che usano apparecchi elettrici crescono anche gli sconti: il bonus elettrico aumenterà del 12% (da 63 a 139 euro annui), il bonus gas del 20% , dai 35 ai 318 euro.
Servizi bancari
Depositare i risparmi in un istituto di credito diventa sempre meno conveniente. Tra spread sui mutui, maggiorazione dei bolli sui conti correnti e commissioni varie, i servizi offerti dalle banche durante il 2012 lieviteranno di 93 euro.
Treni
Secondo i calcoli compiuti dalle associazioni dei consumatori, chi si muove su rotaia nel 2012 pagherà 81 euro in più rispetto allo scorso anno. La manovra Monti determinerà in alcune regioni un aumento dei prezzi e degli abbonamenti ferroviari che peserà sulle tasche dei pendolari: in Piemonte, ad esempio, i biglietti sono già lievitati del 18%.
Rc auto
Le associazioni dei consumatori prevedono un rincaro dell’assicurazione per 78 euro. Il Meridione, rivela Altroconsumo, è il più vessato: la maglia nera per l’Rc auto più costosa va a Napoli, dove un 35enne paga un premio medio di 1.309 euro. A seguire Roma con 698 euro, Palermo 697 euro e Milano con 522 euro. I motivi? Le poche compagnie presenti in alcune zone del Sud e la scarsa concorrenza.
Rifiuti
La stangata riguarda anche la tassa sull’immondizia che salirà, in base alle stime Istat, almeno del 9-11%, per un totale di 53 euro in più. Fra i balzelli introdotti dal governo Monti c’è anche una nuova tassa sui rifiuti: la Res (Rifiuti e Servizi) si pagherà al Comune, e sostituirà dal 2013 la Tarsu e la Tia.
Mezzi pubblici
Secondo l’Istat chi si sposta con metro, bus e tram questo anno sarà costretto a pagare il 28-30% in più. Adusbef e Federconsumatori stimano un rincaro di 48 euro per il trasporto pubblico locale. Alcune grandi città come Roma e Torino hanno già comunicato il rialzo dei biglietti del bus da 1 a 1,50 euro. Aumenti anche in Campania, Liguri, Toscana e Veneto.
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